Cosa succede a chi ha oltre 10.000 euro in investimenti?

Iniziamo con un concetto fondamentale, impiegare capitali è sempre una mossa saggia, non solo perché rappresenta un’operazione di rilievo, ma anche perché offre la chance di conseguire notevoli profitti, un’eventualità che non va mai sottovalutata, senza dubbio alcuno.

Oggi, ad esempio, ci focalizziamo su un tema ancor più rilevante, ovvero cosa accade se si investono 10 mila euro, una somma tutt’altro che irrisoria e certamente non alla portata di tutti, senza ombra di dubbio.

Naturalmente, come in ogni situazione, esistono dei rischi da considerare, aspetti che chi possiede una certa competenza nel settore non può ignorare o sottostimare. Ma proviamo ad analizzare i dettagli per comprendere appieno la situazione e giungere a una conclusione.

Perché investire 1000 euro

La decisione di investire 1000 euro non è una scelta da prendere alla leggera, ma da intraprendere quando si è certi di poter sostenere le spese correnti e, inoltre, di tenere in considerazione eventuali imprevisti.

È importante sapere che una somma simile, seppur consistente, non consente di vivere di rendita, un aspetto da tenere sempre presente per evitare di fare il passo più lungo della gamba. Sicuramente, è una valida protezione contro l’inflazione o il primo passo verso forme di investimento più significative.

Come per ogni attività, ci sono sempre degli strumenti da valutare quando ci si trova in questa condizione, strumenti che non vanno mai trascurati e che permettono di fare quanto detto, che si devono sempre conoscere bene per non commettere errori.

Strumenti per investire

Orizzonte temporale: ovvero la durata di 5 anni come obiettivo dell’investimento e del rendimento stesso. Si possono anche optare per investimenti senza una finalità specifica e svincolati dall’obiettivo temporale da considerare per raggiungere il fine.

Per intenderci: più ampio è l’orizzonte temporale, maggiore sarà il rischio da considerare, un aspetto da non dimenticare mai, poiché ciò che si assume deve essere sempre valutato e si deve sempre essere in grado di gestire le cose per come sono.

Diversificazione: esiste poi la possibilità di investire in diverse quote e in diversi asset, con quote di investimento bilanciate che consentono di ridurre il rischio complessivo del portafoglio, un aspetto importante per chi ha meno esperienza, senza dubbio.

Dove investire?

Conto deposito: si tratta di un conto di appoggio con opzioni di prelievo e investimento, vincolati o non vincolati. Ad esempio, un conto di 10 mila euro è sempre a basso rischio su un conto deposito, un dettaglio da tenere sempre presente.

Obbligazioni: questo è un investimento che aiuta a diversificare il portafoglio, bilanciando le porzioni di investimento. Le obbligazioni sono veri e propri titoli di debito e così via, da tenere in considerazione.

Piani di accumulo: in questo caso, si può investire in modo rateale la somma di partenza. Infatti, ci sono strumenti finanziari che permettono un versamento periodico del capitale.

E ancora

Azioni: molti acquistano e vendono azioni, magari in borsa e all’interno di un mercato azionario, considerando che il valore dipende da quello di una determinata azienda e che può variare.

Startup: infine, si può investire in questo settore innovativo, che però richiede di considerare molti aspetti, partendo dalla ricerca e utilizzando piattaforme adeguate, cercando acceleratori di startup e così via.

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